Oggi voglio parlarvi della mia esperienza con la Ricoh GrII. Ho deciso di provare questa macchina che tanto fa parlare (e discutere), per farlo gli ho dato 7 giorni di prova. Quale modo migliore se non durante una bella vacanza in viaggio tra Puglia e Basilicata, tra i sassi di Matera, e le case bianche di Ostuni. Non si tratta di una recensione (essendo un prodotto in giro dal 2015) bensì solo un test che ho deciso di fare per decidere la macchina fotografica che verrà con me in Giappone.
La principessa della strada
La Ricoh GR è la macchina da street per eccellenza (dicono i più), effettivamente guardando le specifiche è difficile dargli torto: peso di appena 220 gr, dimensioni pari ad uno smartphone, un sensore da 16mp che non si comporta niente male, ma sopratutto una macchina stealth, principessa indiscussa della discrezione.
Ho deciso di mettere in discussione la mia diffidenza
Sono parecchi anni che l’ho puntata, ma dalla prima GR digitale a questa Ricoh GrII ho sempre avuto una grande perplessità sull’assenza del mirino(chissà sulla prossima GRIII). Forse una banalità, ma per me guardare in uno schermo non rappresenta la filosofia di fotografia che prediligo, anzi. Quando scatto voglio essere certo di cosa includo nel fotogramma, e se la fotocamera è all’altezza del mio sguardo riesco ad ottenere quello che voglio, contrariamente se la fotocamera cambia punto di vista (attraverso il braccio), ho sì più libertà ma allo stesso tempo meno precisione e meno sicurezza. Ho preso la Ricoh Gr2 convinto da un amico che l’aveva recentemente (ri)presa, fiducioso del fatto che avevo appena scoperto di un mirino da poterci applicare sopra sulla slitta.
Finalmente tra le mani
Appena arrivata la Ricoh GrII l’emozione è stata tanta. Non so per quale motivo ma mi è da subito sembrato di avere tra le mani un mostro sacro. Piccola e decisamente silenziosa, solida e di buona costruzione promette bene sin da subito.
Ci ho messo un pò a capire le impostazioni, ho dovuto (ahimè) leggere il menu cartaceo e googlare diverse volte alla ricerca delle impostazioni più consone alle mie corde. C’è veramente tanto spazio per la personalizzazione fino a cambiare ogni singolo tasto.
Dopo aver settato tutti i tasti e tutta la macchina a mio completo piacimento ho iniziato ad usarla…
Ripeto questa non è una recensione che parla di dati tecnici qui (come sempre) si parla di aspetti pratici e di utilizzo.
Prime impressioni
Sono rimasto in particolar modo deluso dal sistema di visione del monitor che non rispecchia il classico “what you see is what you get” delle mirrorless. Ho fatto diverse ricerche ma pare che quando si va sotto o sopra un certo grado di esposizione la macchina non ti fa vedere quello che sarà la foto poi. In un certo senso la fotocamera ti inganna e non mi è piaciuto. Mi sono divertito molto però ad usarla col flash Q20(di cui ho parlato in questo articolo) con cui interagisce veramente bene
Customizzazione
La possibilità di personalizzazione è una cosa molto gradevole e in breve ci si abitua alle proprie combinazioni di tasti, questo è un bel punto a favore data l’assenza di comandi dedicati.
Comoda e leggera ma…
Dopo circa 1000 scatti mi sono reso conto che ho avuto un problema col grip, che non avevo inizialmente percepito. In sostanza mi sono venute tante foto con micromosso, non voluto chiaramente. Questo perchè è poco stabile in mano e basta pochissimo per creare del mosso, questo comporta che per scattare in sicurezza bisogna alzare i tempi. Non è un reale problema in condizioni di luce, ma bisogna prestare attenzione perchè non è stabile nelle mie mani.
I file DNG
I file Dng che sforna nell’adorabile formato 4:3 sono piacevolmente belli, in generale i colori sono fedeli e dimostra di avere una buona gamma dinamica, mi pare di aver avvertito un po di sofferenza nei controluce, ma nel complesso un ottimo risultato, merito anche della lente da 28mm (la mia focale per eccellenza come ho raccontato QUI) che ha una resa meravigliosa.
Ed ora cosa faccio, la tengo?
Dunque dopo questo breve periodo di prova cosa ho deciso di fare con la Ricoh GRII? beh…ho deciso di non tenerla. Non è scattato il feeling, non ci sono stati punti d’incontro tra il mio modo di scattare fotografie e la piccola di casa Pentax. Non dico che non sia una buona macchina, anzi, ma non è il ferro che far per me.
Il motivo principale della mia scelta è senza dubbio la sensazione di scattare a caso dovuta all’assenza del mirino che mi porta a guardare il soggetto piuttosto che lo schermo della macchina. Forse l’uso di un mirino a slitta potrebbe migliorare la situazione ma non ho avuto modo di provarlo e quindi non posso esprimermi.
Il mio consiglio: PROVARLA
Se hai letto fino a qui vorresti quanto meno avere un consiglio sulla Ricoh GrII se vale o meno i 680€ a cui si trova. Beh il mio consiglio è di provarla prima. Le sue dimensioni ridotte e l’assenza del mirino sono aspetti da non sottovalutare. Ostica nei comandi per il primo periodo dopo diventerà molto semplice da usare. La sua dote migliore è la discrezione nell’utilizzo e la portabilità che ne fa una fotocamera davvero invitante per l’uso da tutti i giorni.
Io per quanto mi riguarda ho tolto dalla vendita la Leica M e userò la mia fedelissima Xpro 2 per il prossimo viaggio in Giappone.
Vi lascio alla galleria di immagini scattate in questo test.
See you.