Quest’anno per le mie vacanze, io e la mia famiglia abbiamo deciso di andare per la prima volta nel paese nipponico. Un viaggio di 22giorni che ci ha dato modo di scoprire solo il lato più superficiale di una cultura che necessiterebbe di molti mesi per comprenderla e apprezzarla a pieno. Inutile dire che è stato un viaggio unico e che ogni cosa del mondo giapponese ti conquista il cuore… anche a distanza di tempo.
Avevo già pubblicato qualche fotografia realizzata per le strade di Tokyo e Kyoto, in questo articolo qui e ho anche realizzato un libro , che puoi trovare in vendita su Blurb.com
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Quello che si vede in Giappone non si vede in altre culture, e qualcuna grazie ai viaggi che fatti, ho avuto la fortuna di vedere.
Così vorrei mostrarti un Giappone raccontato dalle visioni di 4 differenti fotografi giapponesi che a mio avviso rappresentano esattamente le sfumature della cultura del sol levante. Colori, forme, profondità d’animo…
Cliccate sulle immagini per accedere alle gallerie complete.
brTakehito Miyatake
Takehito Miyatake è noto per le sue fotografie di lunghe esposizioni di lucciole, eruzioni vulcaniche e spiagge inondate di bioluminescenza grazie a lucciole e calamari. Le sue pose, da lui denominate “la luce del Giappone”, possono durare tra i 15 secondi e i 30 minuti e sono radicate in un approccio fotografico quasi meditativo che egli assimila a una forma di poesia.

Mika Ninagawa
Mika Ninagawa è una fotografa giapponese contemporanea dallo stile inconfondibile, la sua fotografia è caratterizzata da colori molto saturi e inquadrature cinematografiche. I suoi soggetti ricorrenti includono nature morte, pesci rossi, animali e paesaggi. Le sue opere esplorano temi della cultura giovanile giapponese, tropi narrative, l’effetto della luce sul colore e il lato oscuro dell’erotismo. Ninagawa conduce anche una carriera attiva come fotografa commerciale per pubblicazioni di moda giapponesi, tra cui editoriali per Vogue e Harper’s Bazaar, e per i suoi ritratti di celebrità internazionali.

Rinko Kawauchi
Il lavoro di Rinko Kawauchi si concentra sulle cose ordinarie e sulle situazioni quotidiane. Le sue fotografie raggiungono la loro qualità specifica grazie all’uso del ritaglio e alla scelta della prospettiva, nonché all’uso sottile della luce naturale in combinazione con colori spesso virtualmente trasparenti. Rinko Kawauchi lavora in serie, che, sotto forma di narrazioni aperte, combinano poesia ed emozione con rappresentazioni di mortalità e malinconia occasionale

Hiroshi Sugimoto
Sugimoto ,di cui avevo già accennato nel precedente articolo del Blog,è noto per le sue immagini minimaliste di case cinematografiche e paesaggi marini, la sua opera invita alla contemplazione. Le sue fotografie appaiono inizialmente semplici, ma man mano che vengono studiate, diventano sempre più complesse, offrendo stimoli sia visivi che intellettuali.
Ha ricevuto l’Hasselblad Award nel 2001 e nel 2006 è stato oggetto di una retrospettiva a metà carriera organizzata dall’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington D.C. e dal Mori Art Museum di Tokyo.

Testi e fonti: http://magazine.discorsifotografici.it