Quest’anno prima dell’inizio della stagione ho deciso di prendere una borsa fotografica di pelle in stile vintage, un po’ come le mie macchine fotografiche Fujifilm XPRO2, tra le varie scelte che c’erano (su Amazon.it ovviamente) ho deciso di provare questa marca che non conoscevo e che sembrava fare proprio al caso mio. La borsa in questione è una tracolla di Gusti Pelle Studio modello “Taylor” con trattamento vintage. Per avere una recensione come si deve un prodotto deve essere testato per bene, ed io in questa occasione ho aspettato una stagione intera per potervi dire che ne penso.
Specifiche:
La borsa si presenta con un aspetto quasi artigianale per la qualità delle cuciture, la pelle è molto robusta e resiste a graffi in modo egregio e l’effetto invecchiamento rende questa borsa veramente cool!
Esternamente è realizzata in vera pelle di bufalo, spessa e rigida al punto giusto. Le Dimensioni esterne di 38cm x 27cm x 14cm (LxAxP) garantiscono un alloggio comodo e sicuro per la mia attrezzatura. Sulla parte frontale ci sono due tasche, è presente anche un sottile scomparto nella parte posteriore adatto a libri o un notebook massimo da 13″. Sui lati ci sono 2 comodi sottili scomparti ideali per biglietti da visita o nel mio caso medicinali contro gli imprevisti! La Tracolla misura ca. 142 x 3,5 cm è larga e non stinge in nessun modo sulle camice bianche.
All’interno c’è 1 scomparto principale con dei divisori in poliestere regolabile fino a formare 4 sottili vani. Il fondo è imbottito, ma attenzione perché non è molto spesso.
Come si è comportata?
Ok dette le specifiche è ora di capire se questa borsa è stata o meno una buona spesa. Per prima cosa un appunto sul prezzo, io l’ho pagata 144,00 euro, che rispetto alle marche più blasonate era quasi la metà. Inizialmente ero spaventato da alcune recensioni che riportavano una puzza molto forte sulla pelle, ma per quanto mi riguarda era totalmente inodore.
La capienza della borsa è discreta, può ospitare fino a tre macchine fotografiche, spazio che purtroppo non è sfruttato a pieno, i vani sono personalizzabili come tante altre borse fotografiche, però i divisori sono molto morbidi e solo trasversali, quindi se avere degli obiettivi corti o ci mettete sotto le batterie o avrete un vano praticamente vuoto. Io nello specifico sono riuscito a metterci anche 3 corpi macchina dentro ma solitamente ero con questa configurazione:
- 2 Xpro2 con lenti montate
- 2 obiettivi extra
- 1 flash
- 1 Trigger
- 1 borsa per le batterie (10)
- 1 caricabatterie
- vari accessori minori
L’imbottitura del fondo come già detto prima è scarsa e consiglio spassionatamente di aggiungere della gomma per stare sicuri se dovesse scivolarvi poiché la spessa pelle non attutisce molto.
È una borsa che non passa inosservata, in molti mi hanno fermato quest’anno per farmi i complimenti e con ben 22 matrimoni alle spalle ad oggi sembra come nuova.
Io ero abituato allo zaino e la scelta di usare una tracolla era per avere un rapido acceso alle lenti ed essere più veloce negli spostamenti, una scelta inizialmente difficile da digerire perché lo spallaccio era sempre lì lì per scivolare, ma dopo un po’ di abitudine adesso ci vado ovunque in totale scioltezza.
L’ho maltrattata in ogni modo, eppure l’unico vero danno che riporta è la rottura degli anellini che bloccano le cinghie anteriori che ho brutalmente sostituito con dei fili di ferro indistruttibili. Una pecca sono le chiusure delle tasche anteriori che hanno un bottone poco sicuro.

Conclusione:
Se lavorate anche voi con le mirrorless e cercate una borsa pratica e piena di stile allora mi sento di poter consigliare ciecamente questa borsa, sia per la sua qualità e robustezza sia per il prezzo competitivo. Logicamente se avete attrezzature troppo pesanti allora il discorso può essere differente.
2 commenti su “Recensione Borsa fotografica Gusti Pelle “Tyler””
È possibile acquistarla? Su quale sito?
Su amazon se c’è ancora!